Il serpente leopardato

Il serpente leopardato

Il serpente leopardato

Il colubro leopardino (Zamenis situla) è un serpente dai colori sgargianti, diffuso nell’Italia meridionale, in Calabria, Puglia, Basilicata e nella Sicilia orientale tra zone rocciose, aree coltivate, argini di fiumi e parchi, in aree che vanno dal livello del mare a oltre 800m di altitudine.

Nonostante la livrea possa trarre in inganno i meno esperti, che lo scambiano per una vipera, questo rettile non è velenoso! E’ tranquillo, morde molto raramente e si difende fuggendo, anche se quando viene minacciato può diventare irritabile.

Il maschio può raggiungere una lunghezza di 100 cm mentre la femmina si distingue per essere più lunga raggiungendo anche i 120 cm; entrambi i sessi hanno un corpo snello, che superiormente può essere grigio, bruno-giallo, rossastro con una fila di macchie rosse o marroni bordate di nero. Sulla parte mediana sono presenti macchie brune più piccole; inferiormente è giallastro, ma più scuro verso la coda. La testa è stretta ed ovale e presenta occhi medi-grandi con pupilla tonda (caratteristica tipica dei serpenti non velenosi).

L’alimentazione comprende micromammiferi (topi, arvicole, topi, toporagni, etc.), uccelli e le loro uova, rettili ed insetti.

La riproduzione avviene tra maggio-giugno, la femmina depone dalle 2 alle 8 uova che cova fino ad agosto-settembre. I piccoli, quando nascono, sono lunghi 24-33 cm e sono già autonomi, non necessitano di cure parietali.

È una specie protetta dalla Convenzione di Berna (Appendice II) e da varie leggi regionali, a basso rischio, ma in Italia sta scomparendo a causa della distruzione degli habitat di riproduzione.