Lo scoiattolo ROSSO è in pericolo!
Lo scoiattolo rosso
Nonostante il suo soprannome faccia intendere sia rosso, il colore del mantello può variare dal rosso vivo, al grigio, al marrone, fino al nero con ventre bianco. In autunno presenta due ciuffi auricolari che d’inverno si infoltiscono e in estate scompaiono.
E’ un animale solitario, ma sfrutta e condivide il nido con diversi soggetti. Nel periodo riproduttivo, tra gennaio e giugno, il maschio e la femmina usano lo stesso nido per poi dividersi e lasciare alla femmina la cura dei piccoli, i quali vengono allattati per 10-12 settimane prima di essere svezzati e diventare indipendenti.
Solitamente la femmina può avere una figliata all’anno da marzo ad agosto, ma nei periodi di abbondanza alimentare le figliate possono diventare due.
Viene definito un roditore generalista e opportunista, in grado di sfruttare fonti alimentari vegetali come gemme, foglie giovani, fiori, bacche, cortecce e licheni. Il pasto principale sono i semi e i frutti di specie arboree e arbustive, ma in estate può cibarsi anche di funghi ed occasionalmente di insetti, che trova su tronchi e foglie.
Il suo ruolo nell’ecosistema consiste nell’ aiutare il bosco a rinnovarsi: l’immagazzinamento, in piccole buche, dei semi raccolti dallo scoiattolo per cibarsi nei mesi invernali e primaverili dà la possibilità a nuove piante di svilupparsi.
Lotta tra cugini
In Inghilterra e in Galles, dove lo scoiattolo americano è stato introdotto alla fine dell’ottocento, lo scoiattolo europeo si è quasi estinto!
Per questo è importante limitare la diffusione dello scoiattolo grigio.
Per ulteriori curiosità e informazioni potete consultare il sito: www.rossoscoiattolo.eu; non si è mai in troppi quando si tratta di salvaguardare una specie animale.
Nell’immagine di copertina potete osservare le differenze tra lo scoiattolo rosso (a sinistra) e lo scoiattolo grigio (a destra).